Su e giù per colli e strade

Oggi passeggiatona. Alla faccia del corruttore automatico che mi trasforma ogni volta la “passeggiatona” in “passeggiatina” (ma chi la dura la vince) ho mantenuto l’impegno e sono andato a trovare Zi’ Bruno nella suo terreno un po’ sotto il cimitero di Montopoli in località Rovane. Quattro chilometri ad andare (saranno poi altri sei abbondanti a tornare per altre strade: in totale un po’ più di 10 chilometri in due ore e mezza) con appettata al terzo chilometro lungo una stradina che sale ripida da Granica verso il cimitero e che in qualche libro ho letto essere stata nel medioevo uno degli assi principali della viabilità locale. Il terreno di Bruno è in una posizione fantastica, con una vista incredibile e a perdita d’occhio su Castel S. Pietro, Salisano e Mompeo (la foto l’ho scattata qualche metro più in basso, sicché Castel S. Pietro si può solo intuire sulla sinistra; oddio, anche Salisano e Mompeo bisogna conoscerli per vederli – comunque fidatevi, ci sono…).

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E subito sotto il terreno di Bruno, c’è il sito archeologico della villa romana degli Scipioni/Emili, in località Caraville, con resti imponenti avviluppati dalla verzura. L’acqua, nel terreno del mio amico, è quella della sorgente Roana, che si trova poco più sopra, portata in basso ancora dalle canalizzazioni fatte in epoca romana proprio per servire la villa…

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Da lì sono sceso su una carrareccia molto ripida verso la strada di Bocchignano. Traversato il fosso, ho piegato a destra verso Granica. Arrivato alla provinciale 42 ho allungato un po’ andando in direzione Farfa (con sosta al bar dove mi sono concesso un caffè e una boccetta di acqua minerale – nemmanco un cornetto o una pizzetta: eroico!) e poi sono rientrato nel sentiero verso casa passando accanto ai laghetti della pesca sportiva. Alla fine, come disse Forrest Gump dopo aver attraversato gli Usa a piedi di corsa non so quante volte, ero un po’ stanchino, ma molto molto soddisfatto.

finodabruno

Lascio i miei 23 lettori con un video girato sul ponticello sul Farfa, a poco più di un chilometro da casa nostra. Un video che mi sembra chiarisca più di mille parole perché è bello camminare (e vivere) da queste parti.

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