Il ricordo sepolto

Qualche post fa, divagando su un pino visto nel parcheggio dell’ospedale di Ostia, concludevo dicendo che mi ricordava qualcosa ma non riuscivo a ricordare bene cosa. Un altro degli effetti dell’avvicinamento di Herr A. …

Ci sono tornato su ogni tanto in questi giorni. Non volevo darmi per vinto. Ho pensato perfino alle mani di Dafne nel gruppo con Apollo scolpito da Gian Lorenzo Bernini, ma sapevo che non era quella l’immagine che ricordavo.

pino-ostiaOggi in libreria ho trovato la risposta. La foto del images2pino del Grassi mi ricordava la bellissima foto di copertina di un libro che ho molto amato: Non lasciarmi, di Kazuo Ishiguro.

Era lì, nella mia mente, sapevo che c’era, ma non veniva fuori. Ma oggi, girando tra gli scaffali alla ricerca di libri da regalare per Natale, ho avuto la rivelazione. Il ricordo era quello, anche se il vento della brughiera è più forte, o almeno più freddo, di quello del mar Tirreno…

Lascia un commento