Il Minervois m’è piaciuto molto, quel giorno che da Carcassonne ci siamo spinti a Nord. Minerve, il paese che dà il nome alla zona, è molto bello, messo com’è tra i canyon creati da due fiumi, il Cesse e il Brian.

Ottocento e rotti anni fa fu la prima tappa della Crociata degli Albigesi: assediata da Simone de Montfort, si arrese sotto i colpi delle catapulte e 140 Catari che si rifiutarono di abiurare vennero messi al rogo.
Non lontano di lì ci sono anche da altri paesi interessanti: Caunes e Rieux, con belle chiese

Uno dei capitelli della chiesa dell’Assunta a Rieux, edificio a pianta eptagonale della fine del XII secolo

La zona absidale dell’Abbazia di Caunes, anche qui siamo nel XII secolo
e piazzette silenti.

Gli incredibili platani di una piazzetta di Caunes-Minervois
Bello, il Minervois. Che per di più è patria di buoni vini. Recentemente mi sono imbattuto in un ottimo Les Barons 2011, cuvéè dello Chateau d’Oupiah. Nella Guide Hachette è stato qualificato 3 ***, vin exceptionel, ed è anche uno dei “coup de coeur” degli estensori della guida.


Nato da un assemblaggio di carignan, grenache e syrah, questo 2011, dal bel color rubino, è un vino potente ma soprattutto dotato di grande equilibrio e piacevolezza. Colpisce fin dall’ingresso in bocca con sapori di mirtillo e ciliegia matura (dice la Guida…) e lascia con un finale lungo e la voglia di berne ancora (questo lo dico io). Un coup de coeur anche per il sottoscritto.