Sono molto incuriosito in questi giorni da Roma dopo il 1870, una volta conquistata e riunita al resto d’Italia. Immagino il fervore e il rinnovamente (relativo, certo, siamo in Italia e per di più a Roma…) dopo un regime come quello di Pio IX e la sua progressiva chiusura dopo il ’48 e la Repubblica Romana (anche quello è un periodo che mi affascina notevolmente: mi sono fatto mandare dlla Biblioteca dell’Archiginnasio copia dei ricordi manoscritti di Luigi Chierici di quegli anni, ma faccio fatica a leggerne la grafia…).
Mi interessa soprattutto cercare di capire l’effetto che quel rivolgimento (che rivolgimento fu, su questo non c’è dubbio) ebbe sulla mia bisnonna Ernesta Lopez-Celly, che nel 1870 aveva 26 anni, era già sposata da sette con un uomo molto più anziano di lei e (immagino) non molto aperto al nuovo. Su questi temi, sulla storia della bisnonna e sul perché mio nonno venne “rifiutato” dal padre, ho già ragionato in un altro blog, quello dedicato alla mia famiglia paterna ( chi fosse interessato al “film” che mi sono fatto può cliccare sul link qui sopra…).
Sia come sia, stasera, compulsando I primi anni di Roma capitale un libro di Ugo Pesci, giornalista e testimone di quegli anni (che bello vedere sulle pagine le annotazioni e i punti interrogativi scritti da mio nonno Enrico…), ho trovato due foto che ho cercato di scannerizzare. Sono un po’ retinate ma sono immagini interessanti per chi ama Roma…


anche se non chiarissime sono molto belle, soprattutto la prima.
se sovrappongo bene il presente al passato vedo addirittura nella casetta accanto alla colonna l’attuale rivenditore di teglie di silicone!
Esatto, proprio lui, visto che quello a sinistra, di cui si vece solo un pezzettino di sguincio, deve essere Palazzo Borghese…