Qui, nella nostra valle, i tramonti sono di un tipo particolare: al rovescio. Il sole (o per meglio dire la sua presenza sulla costa opposta alla nostra, quella davanti ai nostri occhi, la stessa da me immortalata infinite volte all’alba), il sole, insomma, invece di calare, sale piano piano, fino a che il sole tramonta alle nostre spalle e la costa fino a poco prima illuminata resta anch’essa orfana dei raggi diretti della nostra stella preferita.
Ma se poco poco a sera uno sale ai Granari e poi scende verso la valle del Tevere, bum! Ci sono dei tramonti incredibili sopra il Soratte. Così incredibili che l’I-phast non ci capisce più niente e, a distanza di 54 secondi e mezzo chilometro più in basso, interpreta il tramonto prima così:e poi così:
La prima è più vicina alla realtà, che però era immensamente più suggestiva e soprattutto più vicina. Io l’ho vista e per qualche giorno (di più non garantisco) me ne ricorderò…