Capita che in questi giorni agostani io vada, se non tutte le mattine assai spesso, a casa dell’ex parroco di Montopoli, don Carmelo, a scannerizzare le sue “passeggiate per Montopoli”, una serie di libretti ciclostilati che negli anni 80 e 90 distribuiva ai fedeli per invogliarli a conoscere meglio il loro paese. La sua è l’unica collezione di cui abbia notizia (neppure la biblioteca del paese ne ha una completa) e per questo motivo disturbo ogni mattina l’anziano (90 anni) ma lucidissimo (come odierebbe Carlo Fruttero questa definizione…) reverendo e storico ufficiale di questo piccolo ma glorioso angolo della Sabina. Anziano ma ancora pieno di voglia di fare: mentre io tento di scannerizzare (ancora non ho trovato il modo di farlo perfettamente nonostante il mio nuovo scanner portatile: la rilegatura dei fascicoli rende difficoltoso il mio compito) lui studia e prende appunti su chissà cosa.
L’altro giorno mi ha fatto vedere la loro casa (sua e del parroco) che si trova dove mille anni fa c’era la rocca del primo castello di Montopoli ( e in cantina c’è ancora un’antica segreta…). Nel cortile si apre una bella finestra a due luci, insomma una bifora, dalla quale si gode un bellissimo panorama sulla nostra valle.
Nel giardino sottostante, oltre a un orto da invidia (non ho mai visto pomodori così grandi…) c’era una strana pianta dai fiori gialli che partiva direttamente dal muro e dal davanzale. Ho chiesto a Don Carmelo che pianta fosse e mi ha risposto che è la pianta di cui parla Gesù in una famosa parabola, quella del granello di senape. Gli avevano portato i semi dalla Terra Santa, li aveva piantatati nel cortile e poi, da quella pianta, altri semi, portati dal vento, avevano attecchito anche nel muro.
Don Carmelo mi ha regalato poi un rametto con alcuni fiori e delle specie di bacche piene di semi (in effetti sono neri e infinitesimali) che abbiamo subito trapiantato. Adesso si tratta di aspettare…
L’ha ripubblicato su enricogalantinie ha commentato:
Inutile dire che da noi la senape non ha attecchito… Ma mi piace ri rodare quei giorni di sei anni fa nello studio di don Carmelo. Io a scannerizzare i suoi quaderni su Montopoli, lui intento come sempre a studiare…