Autobiografia con lettere

Finalmente. La lunga attesa è ormai quasi alla fine. Tra un mese o poco più (o poco meno, chissà) sarà in libreria il primo romanzo di mio cugino Marco. Editore: Mondadori. Titolo: La posta del cuore. Sottotitolo: Una storia vera.

Dalla quarta di copertina: “Sono un architetto, mi chiamo Marco Cavani, e per dieci anni ho scritto a ‘Questioni di Cuore’, la rubrica tenuta da Natalia Aspesi sul supplemento del Venerdì del quotidiano ‘La Repubblica’.  Finora mi ha pubblicato 36 lettere. Mi firmo con varie identità. Una volta ho fatto addirittura saltare il banco: era il 5 gennaio 2007 e l’intera rassegna (tutte e tre le lettere) era stata militarmente occupata dal frutto della mia tastiera”.

Se la quarta di copertina deve funzionare da esca per i frequentatori di librerie, quello che avete appena letto è un bell’“amo”, no?

Un libro e una storia decisamente inconsueti, quelli raccontati da La posta del cuore. Un’autobiografia con lettere, un racconto che inizia da prima dell’“ossessione aspesiana” e va avanti anche dopo e, assieme ai testi delle 36 lettere, è la storia “tutta vera e tutta falsa” di un architetto ormai sessantenne (che però, essendo nato il 29 febbraio, in realtà di anni ne ha solo 15) che racconta senza pudore, con divertimento e da vero funambolo della parola, sempre sul filo del paradosso, le varie tappe del suo rapporto con l’eterno femminino nelle sue incarnazioni concrete, questo “mistero senza fine bello” (ma complicato) con il quale capirsi per i maschi risulta quasi impossibile.

Ho visto nascere questo libro nella testa del suo autore. Ne ho discusso con lui quando ragionava su come raccontare questa vicenda davvero unica (che io sappia). Ne ho letto con gusto le bozze. Sono molto contento per Marco, che è di sicuro il più giovane esordiente del panorama letterario italiano, se non altro per i suoi 15 anni.

Marco e Fausto sul bordo della piscina

Adesso non resta che andare (tra un po’) in libreria e cercare La posta del cuore. Gli amici sono avvisati. Ormai sapete quale sarà il prossimo regalo che riceverete da me.

3 pensieri su “Autobiografia con lettere

  1. mi ricordo questa storia, la curiosità fu tale che cominciai a leggere la posta del cuore della Aspesi. Penso che le storie, vere o false che siano, siano comunque “vere”.

  2. accidenti all’amico inopportuno che ha interrotto un gioco fantastico. Con quale stato d’animo, da quel momento, la Aspesi si accostava alle storie che riceveva? Sarebbe stato intelligente da parte sua continuare a pensare che, comunque, fossero storie vere ovvero a continuare il gioco.

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