Evviva i cannoli verdi

Poche cose sono più belle che condividere le cose buone con gli amici. Da un libro a un disco a un film. E naturalmente tra le cose buone un posto speciale per me lo meritano il cibo e il vino.

Così oggi, per festeggiare la visita di Antonella e di Luca, avevo preso presto dalla cantina (perché raggiungesse la temperatura giusta in casa) una bottiglia di Le Cupole 2009 della Tenuta Trinoro, azienda di Sarteano, vino in cui un mix anno per anno diverso di Cabernet franc,  Merlot, Cesanese d’Affile e Uva di Troia (e credo anche altri vitigni) produce un risultato di grande potenza (i gradi sono 15) ma anche di eleganza e di buona beva, con tannini non esagerati nonostante la relativa giovinezza del vino.

Abbinato a una minestra di patate carote e cipolle (mixate poi nel latte, e arricchite da crostini e parmigiano), e poi a uno spezzatino con patate al forno e verdure ripassate in padella, Le Cupole hanno dato a tutti sensazioni assai piacevoli.

Ovviamente A&L non si sono presentati a mani vuote ma anzi hanno portato degli esaltanti cannoli siciliani. Una parte normali con ricotta e una parte speciali (io almeno non li avevo mai visti) con ricotta e pistacchio. Da rimanere senza parole.

Per accompagnarli ho preso (per fortuna non stava in cantina ma di sotto da me, dove la temperatura è quasi normale) una bottiglia di L’Ecrù 2008, il passito di Firriato, zibibbo nella quasi totalità, con una piccola parte solamente di malvasia, che avevo comprato qualche mese fa da Buccone a via di Ripetta e che aspettava solo il momento giusto.

Sicilia per affiancare Sicilia. Dolcezza per affiancare dolcezza. Decisamente un bell’affiancamento. I cannoli, ovviamente farciti al momento dell’acquisto, e cioè un paio d’ore prima, si scioglievano letteralmente in bocca. Il sapore di miele, frutta secca (con un che anche di agrumi) del vino ne esaltava il sapore. Una fine pasto più che all’altezza. Di quelle che dopo ci vuole la pennica. E pennica è stata.

P.S. Un indirizzo utile per chi è di Roma (soprattutto Roma Sud). I cannoli provenivano dalla pasticceria L’arte della Sicilia, laboratorio artigiano di Giovanni Quaresima, a Via dei Valeri 11-13, dalle parti di Porta Metronia. Se tanto mi dà tanto…

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