Nel 1935, alla stazione di Valdaora in Val Pusteria, in un pomeriggio d’estate due gruppi di turisti aspettavano sugli opposti marciapiedi i treni che li avrebbero riportati indietro dopo due lunghe passeggiate. Sul marciapiede in direzione di Monguelfo c’erano “quelli di Ravenna”: mia nonna Angela, una signora bionda poco meno che quarantenne, e le figlie Lisa e Marcella (altri tre marmocchi, troppo piccoli per passeggiate impegnative, aspettavano a casa). Di fronte, “i romani”, in attesa di tornare a Rio di Pusteria dopo una giornata al lago d’Anterselva: l’altra nonna, Maria, bruna ed energica quarantacinquenne, e insieme a lei Adriano ed Eugenio, i suoi rampolli. Fu lì e allora che i miei si conobbero (i “miei” erano Lisa ed Eugenio).
L’anno dopo nonna Maria propose a nonno Enrico di spostarsi per le vacanze da Rio a Monguelfo, “dove c’era quella simpatica famiglia di Ravenna”. E nonno come sempre disse sì. E così Lisa ed Eugenio cominciarono a conoscersi davvero.
Questa fotografia ritrae i miei genitori in una di quelle estati di tanti anni fa. E’ stata fatta durante una passeggiata in montagna, nella val Casies, una convalle della Pusteria, una valle chiusa e bellissima che si prende appunto salendo da Monguelfo.
Appoggiati a un muretto ai bordi del sentiero, oltre a mamma e papà ci sono zia Marcella (sorella di mamma) e zio Adriano (fratello di papà) e poi la nonna (materna) Angela e i nonni (paterni) Maria ed Enrico.
La data è incerta: mio padre propendeva per il 1938, ma a me lui e la mamma sembrano nella foto un po’ più piccoli dei sedici e quindici anni che rispettivamente avrebbero dovuto avere se davvero si trattava del 1938. Lo scatto quindi potrebbe essere anche dell’anno prima.
Ma papà c’era e se per lui l’anno era il 1938, 1938 ha da essere.