Quest’anno mi sono regalato un sogno che sognavo da tempo e che grazie a Sergio, più che amico fratello, sono riuscito a realizzare. Io, sabino per scelta e un po’ per storia, nutro profonda ammirazione per la vicina Tuscia (anche nella sua “versione” falisca, ancora più vicina). Così il 5 mattina sono andato a Nepi, dove avevo appuntamento con Sergio davanti a Casa Tuscia, il ristorante che frequentavamo assai quando era gestito dall’amico Maurizio.

Lasciate lì le macchine, siamo scesi da una strada lì vicina nei Cavoni, quell’insieme di tagliate che si trovano nelle forre che circondano Nepi. Spettacolari – in certi punti sono alte 10 metri e più – costituiscono un insieme di strade realizzate in epoca preromana. Percorrerle oggi è come fare un viaggio nel tempo, specie in un giorno feriale in cui sei solo con la natura rigogliosa che ti circonda.

Ma siccome Sergio è un generoso, non ci siamo limitati a questo. Usciti dai Cavoni mi ha portato a vedere vicino a Falerii Novi, il Cavo degli Zucchi, una necropoli falisco-romana realizzata lungo il corso della Via Amerina, strada di cui resta in loco un lungo pezzo di basolato. Un po’ più in là, ci sono delle belle tombe etrusche a portico e i resti di un ponte romano. Anche qui, c’eravamo solo noi e una famiglia di ragazzi con bambino piccolo che s’arrampicava qui e là. Una sciccheria.

In tutto, sei-sette chilometri e tanto tanto godimento. Una mattina di compleanno splendida. Che alla fine abbiamo celebrato con due crodini e un po’ di patatine. Che ci eravamo ampiamente meritati…