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L’eremo di Bernardo a Sefro
Ho vissuto per qualche giorno con Bernardo, grande personaggio più o meno sconosciuto. Credo che di Francesco, per pudore, non scriverò. Ma parlare di Bernardo, il primo a seguirlo sulla sua strada impervia, è stato il modo per avvicinarlo. Come sempre è un racconto, non una biografia, fatto a mo’ di autoritratto. Quello che manca è perché Bernardo o l’ha dimenticato o l’ha considerato meno importante.
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Ho voluto bene a Francesco da quando eravamo entrambi giovani ad Assisi. Lui in verità era più giovane di me. Io ero messer Bernardo, lui aveva già fatto la sua scelta. Il suo esempio e la sua fede furono un lampo di luce per me. Così lasciai tutto, famiglia, casa e ricchezze, per seguirlo. Eravamo tre all’inizio, Francesco, Pietro e io, quando le parole del Vangelo ci dissero qual era la strada da seguire. “Se vuoi esser perfetto, va, vendi quello che hai, dallo ai poveri e vieni, seguimi”. Così facemmo e andammo a vivere in totale povertà alla Porziuncola. Ma siccome la pazzia è contagiosa altri si unirono a noi, e altri ancora, fino a che il nostro numero fu tale che decidemmo di andare a Roma per chiedere al Santo Padre la sua approvazione per la nostra regola di vita.
Da allora seguii Francesco ovunque andasse. Ci recammo…
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