Stamattina è nuvoloso e ogni tanto (ogni poco) piove. Che ficata. Dopo tutti questi giorni che alle 8 il sole già scaldava oltre misura, si respira. Oggi non cammino, riposo. Ho lavorato un po’ nell’orto – fermandomi prima che s’avverasse il detto: “l’orto vuole l’omo morto” –; ho tolto un po’ d’erbacce dall’insalata e dai peperoni; ogni quadrello estirpato un “eddai” d’autoincoraggiamento. Farò un salto a Poggio in libreria, mi giocherò un grattaevinci (sperando di vincere ma quello che importa è sognare di vincere) e poi, di ritorno a casa, due yogurt e a letto per la pennica postmeridiana: la mattina perfetta.