Il regalo

 

A un certo punto l’uomo che camminava si fermò. Non era stanco, no. Almeno non più di tanto. Mancava un chilometro o poco più a casa e alla sua sinistra scorreva il Farfa. Sul sentiero nessun altro, come succedeva quasi sempre. Ma non era solo, con tutti quegli uccelli a cantare e la voce del fiume sullo sfondo. Sfoderò l’i-Phastex e, dopo averlo messo in modalità video e aver premuto il tasto (virtuale) rosso,  l’uomo che camminava registrò dieci secondi di immagine ferma ma di sonoro in moto.

Perché? Per il piacere di condividere la bellezza di quel momento con qualcuno, una volta che avesse acceso il computer e fosse entrato nel suo blog. Aveva ricevuto quel momento come un regalo non inaspettato ma sempre gradito. L’idea di condividerlo glielo rendeva ancora più gradito.

P.S. Come c’era scritto sull’etichetta di Let it bleed dei Rolling Stones: «This video (lì c’era scritto «This record») should be played loud». Sennò gli uccelli e il fiume e il vento non si sentono: e allora tanta valeva fare una foto e basta.

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