Stamattina, come l’altra mattina, all’aprire le imposte la valle era in bianco e nero. Il sole era ancora dietro la collina e una coltre di nebbia copriva la terra.
Il sole non c’era ma c’era il silenzio. Il silenzio rumoroso ma rilassato della mattina, con le acque del Farfa in lontananza, il cinguettio degli uccelli appollaiati sugli alberi e sui tetti delle case, il canto caparbio del gallo che sta in un pollaio cento metri più a nord ma ci tiene a farsi sentire da tutti, il muggito tranquillo e soddisfatto di una mucca che sull’altro lato della valle è già intenta a mangiare l’erba del pratone. Il silenzio bianco.