L’invidia della prostata

prostata

Un fotogramma dello spot

Come tanti esseri umani di sesso maschile che hanno superato i sessanta mi sono reso conto da un paio d’anni di avere nel mio corpo una ghiandola della cui esistenza nessuno si accorge (se non ha studiato medicina) prima del fatidico momento in cui essa si ipertrofizza, (cioè s’ingrandisce) comportando da un lato problemi di vita quotidiana su cui ironizza uno spot che gira spesso sui nostri schermi extrapiatti (avendo io appunto più di sessant’anni stavo per scrivere «tubi catodici»…), e dall’altro l’esperienza di visite mediche abbastanza invasive di cui uno, francamente, farebbe volentieri a meno.

L’altro giorno l’urologo (il corruttore automatico l’aveva cambiato in ufologo, ma nonostante l’alato appellativo con cui l’arnese maschile è affettuosamente chiamato da molti, il suddetto arnese ahimè non vola, e dunque non può essere considerato un “flying object” da identificare), l’urologo, dicevo, congratulandosi con me per essersi la ghiandola stabilizzata, mi suggeriva di prendere, due mesi sì e due mesi no, un integratore che pare aiuti a tenere tutto sotto controllo. E dunque l’altro giorno sono andato in farmacia e, accendendo un mutuo, mi sono fornito di quattro scatole dello stesso integratore che dovrebbero bastare per i prossimi due mesi.

La sera, prima di prendere la prima capsula, ho letto il “bugiardino” per rendermi conto di qualità, capacità e rischi del prodotto e sono rimasto un po’ interdetto quando ho letto che c’era un capitolo il cui titolo, in grassetto, era: Gravidanza e allattamento. Lo riporto integralmente. «Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno, chieda consiglio al medico o al farmacista prima di usare questo medicinale». Poi si fa il nome del del preparato e si aggiunge che «è destinato esclusivamente all’uso degli uomini. Il prodotto non è indicato in gravidanza e durante l’allattamento».

Ho letto e riletto il testo e francamente non capisco. Dapprima suggerisce di sentire il medico prima di usarlo se è in corso una gravidanza o un allattamento (presumo da parte di chi deve assumerlo, il prodotto, non di sua moglie). Poi giustamente specifica che è destinato esclusivamente agli uomini (e ti credo…). Poi però aggiunge che non è indicato in gravidanza o allattamento. Parlare di incoerenza è ancora poco. Ho anche pensato che, essendo il prodotto francese, magari ci siano stati problemi nella traduzione. Oppure, ma quest’idea è durata il tempo di un istante, che in Francia siano talmente avanti a noi che le donne hanno conquistato il diritto all’eguaglianza anche sul fronte prostatico. Il tempo di un istante, dicevo: non avendo mai dato molto credito (nonostante il nome di chi ha elaborato la teoria) all’invidia del pene (arnese sopravvalutato nei secoli) non posso pensare che vi sia una pur minima invidia della prostata.

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