Mentre sto seduto sull’orlo della piscina a leggere qualcosa, spesso il vento soffia e suona le campane tubolari appese al melo “cerino”, uno splendido sottofondo al quale
ogni tanto aggiungo anche un po’ di musica dall’iPad attraverso il mini altoparlante esterno rosso che suona da Dio.
E mentre me ne sto lì, tranquillo e rilassato, ogni tanto si sente un tonfo e un colpo sordo per terra: è caduta una mela. Se il binomio tonfo-colpo è minore, vuol dire che è caduto un fico dall’altro lato dell’acqua. Oggi per curiosità ho alzato gli occhi
verso l’alto e ho visto il ramo sopra di me: ho constatato che, se fosse caduta una di queste mele, mi avrebbe preso magari su un braccio, forse su una spalla, certo non in testa (se non per una qualche carambola, più probabile però su un tavolo da biliardo).
E poi, a che pro imitare fino in fondo Newton? La legge della gravitazione universale l’ha già scoperta lui…