Lui, a sinistra, capelli cortissimi e rossicci, vestito con giacca ma un po’ informale, con tanto di padellone al polso, batteva il ritmo con le dita (parzialmente “amputate” dall’i-Phast azionato di nascosto) sulla musica jazz che un po’ traspirava dagli auricolari. Lei, al centro, total black, anche i capelli, era assorta nei suoi pensieri che lasciavano il mondo totalmente al di fuori. Lui, a destra, chiacchierava con un amico (anch’egli fatto fuori dall’inquadratura) e argomentava pacato le sue ragioni: ma non sembrava gli interessasse poi tanto convincere l’interlocutore.
Foto scattata venerdì 18 novembre al rientro dalla visita ai Cloisters, sulla linea A, che in quel punto corre sotto la Settima Avenue. Dal medioevo trapiantato all’inizio del secolo scorso in riva all’Hudson, al melting pot di oggi, che si muove veloce nel sottosuolo roccioso di Manhattan.