Ieri sera pizza da Antonio e Roberta e poi, a piedi, verso Piazza Navona, dov’era previsto uno spettacolo di suoni e luci. “Luce, suono, arti digitali, immagini in movimento in 2D e 3D, steroscopia, realtà virtuale e video a 360°”, questo prometteva la seconda edizione di Ro-Map. Di solito sono un po’ scettico sulle cose moderne – vecchio e antiquato come sono – ma provar non guasta mai. E in effetti, presi e inforcati gli occhialetti 3D, le immagini che si susseguivano sulla facciata della chiesa un tempo degli Spagnoli prendevano tutto un altro peso e un’altra plasticità (la foto purtroppo è in 2D: non sapevo come far indossare gli occhialetti all’i-Phast…).

Al banchetto dove davano gli occhiali ci avevano detto che anche a S. Agostino c’era uno spettacolo. Così, finito lo show a Piazza Navona, ci siamo spostati. Lo spazio nella piazza è più ridotto, la gente si accalca, altri passano avanti e dietro, ma lo spettacolo è assolutamente bello e coinvolgente, molto più che a piazza Navona. E la chiesa cambia faccia continuamente.


Le cose più belle non le ho fotografate, ero troppo impegnato a godermele. Come quando su un ritmo pulsante, quasi tecno, la facciata ha cominciato a muoversi su se stessa a ritmo, quasi ballasse nell’immensa discoteca della notte. Fantastico.
Oppure il segmento conclusivo, con architetture prospetticamente vertiginose che venivano fuori e insieme ti portavano dentro, colpendoti alla bocca dello stomaco, accelerando fino ad arrivare, come in Star Trek (o era Star Wars?) al salto nell’iperspazio.
Stasera si replica, se potete andate. A S. Agostino.
Ci sono stato stasera con mia moglie… splendido! 🙂
Impressionante, no?
Davvero! Abbiamo apprezzato molto l’installazione a Sant’Agostino.
ma allora sant’agostino era fratello di san vito!!
E anche di Peppe
il ballo di Peppe?
Era la traduzione italiana di Simon says, s’intitolava “Il ballo di Peppe”