L’altro giorno più o meno all’ora di pranzo sono andato a passeggiare nella Riserva naturalistica Tevere-Farfa. Ho passato il ponte sotto Torrita, ho preso la strada lungo l’argine e, parcheggiato accanto all’agriturismo La terrazza sul Tevere, ho cominciato a camminare sulla strada che costeggia il fiume.

Come spesso (troppo spesso) mi succede è stata una cosa decisa all’ultimo, sono arrivato che faceva già abbastanza caldo, tutti erano fermi nelle tante aree picnic sulla riva (ognuna chiamata con il nome di un uccello), io ero quasi il solo a camminare sotto un sole che, coperto, mi ha dato comunque una bella arrossata alla pelata.
Accanto all’area picnic dedicata al cigno, un mezzo meccanico per l’agricoltura abbandonato accanto alla strada, ormai ricoperto dalla verzura, ricorda proprio un cigno. Un cigno di ferro. Un cigno che, se mai ha volato, certo non vola e non volerà più.
