Altre due immagini tra quelle scattate dal mio i-Phast domenica a Tuscania, in quella gita che è stata una vera iniezione di bellezza, sotto un sole splendido che però scaldava assai poco.
Prima, anche in ordine di scatto, la Madonna con Bambino dal portale centrale della chiesa di S. Maria Maggiore, scultura in marmo della metà del XIII secolo, con il suo viso da contadina (duplicato appena sotto da quello del bambino Gesù) e i suoi piedoni che sporgono, assieme all’orlo della veste, dall’architrave di tufo.
Seconda, la protome di bovide (come dice la Guida del Turing Club, il che, tradotto, vuol dire la testa di bue) scolpita, così sembra a vederla, nel tufo. Testa di bue (o di mucca) che sporge dalla facciata incredibilmente composita di S. Pietro, sopra una sfilza di teste di tigre in pietra chiara, il tutto sullo sfondo della torre che, quasi quasi, con la sua pietra grigia l’assorbe e la nasconde all’occhio.