La Madonna del tortóre

Secondo il vocabolario Treccani on line, tortóre (con la o chiusa) vuol dire in primis “torturatore” e, solo in secundis (Camilleri direbbe “in secundisi”), come voce regionale, ha il significato di randello, bastone. A Roma prevale ovviamente il secondo significato.

Il termine m’è venuto in mente quando, qualche giorno fa, siamo stati a Montefalco per vedere la Pala della Madonna della Cintola di Benozzo Gozzoli (che il “torturatore automatico” continua a mutare in Benzolo Bozzoli: che fosse questo il suo vero nome?). Nella chiesa-museo di S. Francesco ci sono infatti due quadri che hanno come soggetto la Madonna del Soccorso. Questo

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L’iconografia è la stessa. La Madonna prende con la sinistra la mano di un bambino e con la destra, armata di un nodoso bastone ( il tortóre, appunto), scaccia il demonio che cerca di trascinare il bambino via con sé. In entrambe la composizioni, una donna sulla sinistra prega Maria: è evidentemente la madre del bambino.

Il secondo quadro dovrebbe essere, se non ricordo male,  di Tiberio d’Assisi, seguace del Perugino, vissuto a cavallo del Quattrocento e del  Cinquecento. Il primo è – qui sono sicuro – di Francesco Melanzio, pittore attivo anche lui tra  i due secoli, nativo proprio di Montefalco, di cui il museo conserva molte interessanti opere (più una, quella qui sotto,

IMG_8977una Madonna col Bambino e con Angeli e Santi, che sta anch’essa a Roma, in Vaticano, ma era stata realizzata per Montefalco ed è stata anch’essa prestata in questa occasione al museo: a “casa” era rimasta la cornice – e sarebbe bello se ritornasse in pianta stabile anche il quadro…).

Tornando all’immagine della Madonna del Tortóre (pardon, del Soccorso), leggendo su wikipedia ho appreso che “l’iconografia dell’opera, molto diffusa in epoca rinascimentale nell’Italia centrale (soprattutto Marche e Umbria), doveva servire per scoraggiare la pratica del battesimo tardivo, tema che ebbe particolarmente a cuore soprattutto l’Ordine Agostiniano; molti dei dipinti con questo soggetto, infatti, provengono da chiese agostiniane”.

Io ci trovo comunque un che di moderno, in questa immagine. E di rassicurante. Come il papa che dice che sì, il perdono e tutto quello che volete, ma “se uno parla male di mia madre deve aspettarsi un pugno”; così la Madonna che tira fuori il bastone per difendere il bambino – e serena e determinata si appresta a colpire l’aggressore – mi pare consona ai tempi bui che viviamo.

Un pensiero su “La Madonna del tortóre

  1. Questa icona, così poco conosciuta (nonostante la venerazione) è in effetti molto espressiva e molto bella. Appartiene a quell’iconografia mariana meno nota e meno sdolcinata, come ad esempio quella collegata a maria guerriera (presente per esempio in sicilia). La manifestazione della forza in questo caso è infatti estrema espressione di appartenenza, di sicurezza.

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