Ed ecco l’altro pannellone (oggi il “corruttore automatico” vorrebbe tramutarlo in “panettone”, ma ancora non è tempo, checché ne pensino i supermercati, nei cui espositori di merce è già Natale), il pannellone che ho appeso di fronte al letto.
La foto (stampata 140 x 60) è stata presa quest’estate sull’altopiano che si attraversa per andare dalla Malga Nemes alla Malga Klammbach, sopra Moso, a duemila e rotti metri di quota. Al di là del prato pieno di rododendri si stagliano le Dolomiti di Sesto sotto un cielo pieno di nubi gonfie e belle. La passeggiata fu splendida; il Kaiserschmarren alla malga fu davvero eccellente; il ricordo è lì, ogni mattina, quando mi sveglio e vedo davanti ai miei occhi tanta meraviglia (e, se è per questo, anche ogni sera, prima di spegnere la luce).
La bellezza, quella vera, non stanca mai.

bellissimi i pannelloni!
I cannelloni?
né cannelloni né panettoni! solo pannelloni!!
Tu sì che mi capisci, non sei come quel “corruttore”, per di più automatico