Gabo e gli altri

Gabriel-Garcia-Marquez

Gabo

Un amico mi ha chiesto (si dice sempre così…) quali siano stati i dieci libri più importanti nella mia storia di lettore. Ci avevo già pensato un po’ su, guardando il fiorire di liste su Fb, e quindi non mi è stato troppo difficile portare a termine la mia. Solo il primo titolo è davvero il primo, il più importante, quello che mi ha fatto ri-innamorare del romanzo e insieme mi ha fatto decidere di imparare lo spagnolo per poterlo leggere in originale. Gli altri sono messi così come mi sono venuti, senza pretesa di classifica. So di averne lasciati fuori tanti. Ma qui non è in gioco l’importanza o la bellezza, quanto l’effetto che hanno avuto su di me…

Julio Cortàzar

Julio Cortàzar

Cent’anni di solitudine, Gabriel Garcìa Màrquez (muchos años despues, frente al pelotòn de fusilamiento…).
La tia Julia y el escribidor, Manuel Vargas Llosa (geniale romanzo soap).
Rayuela, Julio Cortàzar (il capitolo 7 è la cosa più bella che abbia mai letto).
La Habana para un infante difunto, Guillermo Cabrera Infante (torrenziale e abissale).
Las personas del verbo, Jaime Gil de Biedma (l’unico volume della lista di poesia, grande poesia).
La taverna del Doge Loredan, Alberto Ongaro (il primo che abbia letto di una lunga serie di opere “fantastiche” di un infaticabile inventore di storie).
Il ragazzo giusto, Vikram Seth (1.600 pagine, e quando finisce il distacco è doloroso).
Il mondo secondo Garp, John Irving (forse Preghiera per un amico è anche più bello, ma questo è stato il mio tramite verso Irving, letto e riletto, e sempre amato).
Gli scomparsi, Daniel Mendelsohn (il libro che avrei voluto vivere io).
Soldati di Salamina, Javier Cercas (invenzione e realtà alla ricerca del perché di un sorriso).

 

3 pensieri su “Gabo e gli altri

  1. invidio tutti voi che amate cent’anni di solitudine…ho provato a leggerlo più volte, in situazioni diverse pensando che quella precedente forse non era giusta ma non ha mai funzionato.
    mi sono chiesta molte volte perché….possibile che così tanti lo considerino IL libro e io non riesca a leggerlo?
    poi ho smesso di farmi domande, IL libro è lì.
    non escludo di riuscire a leggerlo, anzi me lo auguro, e se accadrà sarà interessante capire cosa mi ha fatto cambiare idea.

    • Sono passati molti anni da quando l’ho riletto la terza o quarta volta (compresa quella in spagnolo). E della prima ricordo la continua sorpresa, la meraviglia e l’attesa. Fino a quell’incredibile finale…

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