Qualche giorno fa sono salito con l’amico e maestro Chris sul Soratte (“in cima” o “in vetta” sembrano parole eccessive per una quota di pochissimo inferiore ai 700 metri…).
Partenza non troppo presto (alle 9 e qualcosa eravamo a S. Oreste), ma la strada è spesso in ombra. È una carrareccia cementata non lunga (meno di un chilometro e mezzo), con qualche piccola appettata visto che il dislivello da coprire è di circa 270 metri. In poco più di un’ora (con un paio di pause) eravamo in cima, da cui si gode un panorama a 360 gradi a dir poco bello (peccato che il caldo – e la relativa caligine – sfumassero un po’ troppo l’orizzonte).
In cima c’è l’eremo di S. Silvestro.
Sulla spianata della vetta ci siamo fermati a riposare e a riempirci gli occhi del panorama. Ci siamo scambiati delle foto: io con l’i-Phast, C. con la sua splendida macchina professionale (e se guardate le foto qui sotto vedrete subito la differenza…)
In realtà la differenza è che C. è un ottimo fotografo e io sono un pecione che scatta alla sinfasò…
Un po’ di sole, due bottigliette di acqua minerale, due chiacchiere e poi la discesa.
Ma tornerò sul Soratte: ci sono altri percorsi da fare…
foto belle, comunque eseguite con qualsivoglia strumento, o meglio dispositivo. Caro Enri ti trovo bene.
A proposito di “carpe” , a metà settembre ospiteremo a Montale la squadra di atleti uzbeki per il campionato mondiale di pesca della carpa.
Fico, le carpe uzbeche…
In verità, le carpe sono umbre. Il campionato “mondiale” si svolgerà nel lago artificiale di Pietrafitta, ai più sconosciuto!
Sono tra i più…