Sarà la pioggia, sarà l’età che avanza, sarà quel che sarà, ma oggi sono un po’ malinconico e voglio ricordare l’amico che riposa sotto un metro di terra (in questa terra sabina che era il suo regno) e sotto una sagoma di cuccia intrecciata con il vinco, affiancata da due rose e da un cespuglio di buddleja che fatica a partire.
E lo faccio con due foto. Bellissime. Ed entrambe non mie. La prima, che data a dieci anni fa e venne scattata sul bordo (ancora terroso) della piscina da Massimo, ritrae il vecchio (allora giovane) Fausto con il suo sguardo un po’ sussiegoso e non particolarmente intelligente. Stavamo lì da 19 giorni e Fausto già era uno snodo essenziale di tutto l’ambaradan della Capra Riccia.
La seconda, di nove anni e un paio di mesi dopo, scattata da Chris, immortala (un po’ ironico il verbo…) il vecchio (ormai vecchio e bianco) Fausto, sempre sul bordo della piscina, adesso ricoperto d’erba, nell’attività che più gli era (giustamente) congeniale negli ultimi mesi, quella di riposare, se possibile al nostro fianco.
Riposa in Pace Fausto . Era proprio un bellissimo cane .
Un pensiero affettuoso per il caro Fausto felice di riposare nella sua terra.
A casa mia è arrivato un cane, quasi quattro anni fa. Ricordo che i primi giorni non sapevo bene cosa rappresentasse, era quasi un gioco, ma so bene cosa significa oggi: è parte di me, della mia famiglia, è gioia, affetto, é apprensioni, è una figura stabile alla quale non posso rinunciare, il primo a venirmi incontro quando rientro dall’ufficio.
Pure da sconosciuto non posso che esserti vicino nel ricordo di Fausto