Titolo un po’ berlusconiano, lo so, quello di questo post. Ma mi è venuto in mente con la forza dell’inevitabilità l’altro giorno, quando, lost in Verano, sono passato per un viale pieno di tombe di fine secolo.
dove, se del signore raffigurato in alto non resta neanche tutto il nome (forse era Paolo) e solo l’anno di morte (il 1896) – bella però la foto, con i baffoni e lo sguardo perso lontano –
l’insieme della tomba, con i fiori finti, quelli veri, quelli secchi, il vaso rovesciato ma pieno, non dà quella triste idea di abbandono totale di tante, troppe tombe. Certo c’è anche quell’Emanuela Bonafiglia morta a soli 8 mesi, come ricorda la mamma. E uno può interrogarsi sui rapporti tra i due ospiti, ma è un puzzle del quale non si viene a capo. Del resto, chi deve sapere sa. Gli altri possono solo immaginare.