Avevo deciso: per un po’ basta albe… Ma stamattina ho dovuto cambiare idea. Sveglia antelucana alle 5 e rotti. Lettura di Repubblica sull’Ipad, poi un po’ dell’ultimo Linley sul Kindle. Alle sette (per l’esattezza le sette e sei minuti) apro le persiane e lo spettacolo è abbastanza normale.
Un po’ di nebbia e un tenue lucore a separare la linea dei colli dal cielo della notte che sta schiarendosi a poco a poco. Mi rimetto a leggere Linley, arriva Daniela con la colazione e gli occhi vanno alla finestra. La luce è diversa. Mi alzo e guardo fuori. E lo spettacolo sopra la Villa degli Inglesi è cambiato da così a così (affermazione accompagnata dalla rotazione del palmo della mano, dal basso verso l’alto, quasi un’anticipazione del Feldenkrais di stasera) in poco più di quindici minuti.
Sono le sette e ventidue, infatti. E le dita di rosa hanno lavorato parecchio su questa porzione di cielo. Come si fa a non riportare su queste pagine immagini così? Per la completezza dell’informazione (e per gli amanti delle panoramiche), ecco la valle (quella che si vede dalla mia finestra) una manciata di secondi dopo.
beh, un inizio giornata così “roseo” è veramente foriero di una buona giornata
le sfumature sono spettacolari
Hai detto bene. Sono rimasto a bocca aperta…