Trombone Shorty, al secolo Troy Michael Andrews, trombonista trombettista cantante di New Orleans, fa una musica spettacolare. Confesso che quando Sergio mi diede un suo album qualche tempo fa, l’avevo un po’ snobbato. Anche perché, grazie alla rete, la musica in giro è talmente tanta che umanamente è impossibile seguire tutto.

E poi magari ero in un momento “soft”. E T.S. è tutto tranne che soft o minimal. L’albero della sua musica prende alimento da tante radici (jazz, r&b, funk, hip hop, reggae, rock, perfino metal), portando alle estreme conseguenze il modo d’essere di ogni musicista di New Orleans (T.S. è nato il 2 gennaio del 1986 a Tremè, sobborgo della capitale della Louisiana che ha dato il nome alla serie televisiva sul dopo Katrina). Ha avuto una carriera velocissima ma con frequentazioni e collaborazioni di primo piano (Lenny Kravitz su tutti). Il risultato è una miscela esplosiva, dai mille colori e assolutamente trascinante. Come dimostrano i suoi dischi, Backatown in testa
Non so se T.S. è davvero, come pare scriva senza falsa modestia il suo sito “the kind of player who comes along maybe once in a generation” (quel tipo di musicista che nasce probabilmente una volta in una generazione) ma di sicuro, considerando anche la sua giovane età, è un artista straordinario. Da ascoltare assolutamente. Ma con un po’ di spazio attorno. Difficile, infatti, restare fermi…