La bisnonna e la trisavola

Ore 13 e 30, cimitero del Verano. Dalla nostra tomba di famiglia scendo verso il campetto dove sono sepolte Ernesta Lopez-Celly, la mia bisnonna, e sua madre, Costanza Torti. È un rettangolo di terra che si trova accanto al cenotafio di Garibaldi.

Quel pezzo di terra,  che entrando dall’ingresso monumentale si trova subito a destra, venne distrutto dalle bombe alleate il 19 luglio 1943 durante il bombardamento di S. Lorenzo. Nonno Enrico dopo la guerra fece ricostruire la tomba. Come si vede dalla foto qui sopra, è stata una delle poche tombe rifatte, anche se un po’ in tono minore rispetto a come era prima. Non c’è più la scritta che Tito Chierici fece comporre al suo amico poeta di Bologna. Né sculture di sorta.

Solo i nomi delle due donne e le date di  nascita e di morte. E due vasi per i fiori che ogni tanto qualcuno porta (per fortuna non solo il sottoscritto) e che danno un po’ di luce al tutto.

 

Bisognerà che un giorno mi armi di stracci, prodotto adeguato e olio di gomito per ripulire la superficie e rendere più visibili le scritte. Anche questo è un modo per onorare il padre e la madre.

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