Eroe o stronzo?

A volte basta poco, pochissimo, per passare da “eroe” a “stronzo” (le virgolette servono ad abbassare un cincinino la portata delle parole). Basta pochissimo, ripeto. Non sono le intenzioni, quelle che contano, sono i fatti.

Ci pensavo oggi sulla scala mentre pulivo le grondaie. Quelle che danno sul terrazzo e sui posti macchina, e quelle della cantina. Lassù, sulla scala, in un equilibrio un po’ precario, pensavo che se avessi portato a termine l’opra sarei stato – almeno ai miei occhi, in una specie di selfie morale – un’“eroe”, sempre con le virgolette. Se invece fossi caduto dalla scala – chissà con quali conseguenze – sarei stato uno “stronzo”, anzi, uno stronzo senza virgolette.

Non sono caduto. E ho portato a termine l’opra.

Per adesso, e limitatamente a questo ambito ristretto, quantomeno non sono uno stronzo.

5 pensieri su “Eroe o stronzo?

      • Innanzitutto, grazie della risposta Enrico. Ma come sai io vengo fuori dall’Ottocento e buffo sono buffo (questo è poco ma sicuro). Ho inviato l’errata corrige ma non deve essere partita. Se posso, tu, come tutti, non sei né eroe né “stronzo” (non volerti troppo male 🙂 e come vedi in quanto a me posso cercare di cambiare ma il tratto prolisso o verboso che dir si voglia rimane duro a morire. Un caro saluto.

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