
Stamattina ho visto l’aurora da un’altra prospettiva. Ero sceso per aprire il cancello a chi doveva raccogliere le olive e il cielo a poco a poco, sotto una fitta coltre grigia di nubi, s’è fatto color rosa aranciato sul Monte Acuziano. E sul “pedale” verde di prati, olivi e querce spiccava il foliage dell’acero Riccardo (un giorno o l’altro racconterò la sua storia) con buona parte delle foglie già finite a terra.
Riguardando le foto sembra un tramonto, anzi, proprio un crepuscolo eppure no, in quella direzione c’è l’Est, erano le sette e qualcosa del mattino dunque era proprio un’alba, anzi, un’aurora. Magari un po’ mogia, ma sempre un’aurora.
