Cani e gatti sono diversi in molte cose. Tra le altre, il modo di aprire la porta socchiusa del mio studio (lasciata socchiusa in modo che possano appunto entrare quando ne hanno voglia).
Orsetta e Chicca (e prima anche Fausto) grattano con le zampe, spingono con il naso e, rumorosamente anzichenò, fanno il loro ingresso nel mio sancta sanctorum. Sparaciu (detto Meo) invece no. Lui è molto discreto. L’ho visto mettersi su due zampe e, facendo leva con il peso di tutto il corpo, spingere e aprire lentamente la porta di ferro e vetro.
Oggi no. Oggi Sparaciu ha usato un’altra tecnica. Ha provato la fessura con le zampe anteriori, ha spinto, l’ha allargata quanto basta e si è insinuato in modo ovviamente felino. Poi, dopo aver sostato un attimo al sole, si è addentrato quatto quatto nell’antro caldo. Scommetto che se mi alzo lo troverò raggomitolato sulla mia poltrona…



