Eppure Orsetta abbaia alla luna, come ogni cane che si rispetti. Ma dal suo recinto, quanto meno dalla zona-letto (forse è meglio dire dalla zona-cuccia), la luna si vede così, imprigionata dai rami degli alberi
Pochi metri più in là, davanti all’ingresso di casa, finalmente libera, la luna dispiega la sua luce, nonostante la nebbiolina (forse è meglio dire foschia) che per tutto il giorno (o quasi) ci ha tenuto compagnia.
Ma al di là della cresta, nella valle del Tevere, non c’era nebbiuzza. C’era un vero e proprio nebiùn di tipo lombardo. Che culo aver scelto di vivere qui…