Esco di casa per scendere nello studio e lavorare un po’. I melograni stillano gocce contro luce. So che l’effetto fotografico non sarà un granché ma imbraccio l’ipad – l’iphast è rimasto sul davanzale di camera mia e non mi va di risalire – e scatto lo stesso.
Poi scendo, metto un cd di Brendel che interpreta le sonate di Haydn (il secondo, quello che inizia con la sonata in mi minore, Hob. XVI: 34), mi siedo al computer e, prima di buttarmi nei file di lavoro, apro il blog e mi scappa questo titolo francescano, che in realtà è un sospiro di sollievo perché per almeno due giorni non s’ha da annaffiare l’orto. Adesso metto la foto che vedete qui sotto, che è già nello streaming di Iphoto, rileggo, pubblico e poi richiamo il tutto su fb.
