Quattro per quattro

fotoMi è arrivata l’altro giorno, dopo un lungo giro nel cyberspazio, una foto che Daniela mi aveva inviato due mesi fa. Ho rivisto così l’immagine di me e dei miei tre compagnucci di passeggiate nei corridoi dell’ospedale a Sud di Roma dove ho effettuato il pit stop per la gamba.

Quattro uomini e quattro gambe ciascuno, comprese le stampelle. Io ero alla seconda protesi nella stessa gamba. I miei co-passeggiatori erano anch’essi tutti alla seconda protesi, ma nella seconda gamba. I nostri discorsi vertevano tutti sulle nostre protesi e sulle nostre gambe. Affascinanti, non c’è che dire.

Loro camminavano più di me. Che il penultimo giorno ho scoperto di stancarmi tanto perché avevo l’emoglobina così bassa che era quasi un miracolo il fatto stesso che camminassi. Ma poi una bella sacca di “bistecca liquida” rimise tutto a posto. E così fui in grado di iniziare la rieducazione nell’altra clinica.

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