Goin’ home

Domani è il gran giorno. La mattina ginnastica e piscina come al solito. Poi, invece del pranzo, le valigie: si torna a casa.

La piscina di sera, durante uno dei miei giri dell'isolato...

La piscina di sera, durante uno dei miei giri dell’isolato…

Dopo un mese passato in un ambiente protetto, rompendomi le palle, sì, ma senza avere null’altro cui pensare che alla mia gambetta e alla mia protesi d’anca nuova di pacca (in gran parte) e a come migliorare muscolatura e articolazione, da domani si torna alla normalità.

Certo, normale ancora non sono: cammino con una canadese (la mia fida Joni) e, quando provo ad andare senza, è un po’ come camminare sulle uova. Ma la normalità si costruisce poco a poco. A casa, ovviamente, non avrò le comodità di cui ho goduto qui: attrezzi per la ginnastica non ne possiedo, ma a quelli si rimedia con la fantasia e con la buona volontà; Anna Maria mi darà la cyclette di papà, e quindi dai con i pedali (e dire che ho sempre odiato la biciletta, almeno a partire dalla mia prima sventura con l’anca nel 1965…) ; vedrò di iscrivermi alla piscina di Poggio Scalo, sperando, oltre a nuotare, di riuscire a fare un po’ di ginnastica nell’acqua.

A letto, mentre eseguo l'esercizio "principe": alza la gamba, abbassa la gamba

A letto, mentre eseguo l’esercizio “principe”: alza la gamba, abbassa la gamba

Insomma, tanti buoni propositi. E anche tanta volontà di tornare alla normalità, con le mie albe e i miei tramonti di riflesso, con le nostre colazioni a letto ascoltando Bach, prima o poi (mi sa più poi che prima) con le mie passeggiate con i “ragazzi”, con la fantastica pizza della Badiola, con le mie spese alimentari da Questo e Quello e da Facioni a Poggio, con il mio studio, i miei libri, i cd, i film, l’adsl.

Dicembre (14) andiamo, è tempo di tornare…

2 pensieri su “Goin’ home

Lascia un commento