Tempesta stanotte, con tuoni e lampi e pioggia scrosciante dietro i vetri e le persiane, e levataccia alle 3 e mezza per chiudere finestre lasciate improvvidamente spalancate dopo l’afa del giorno (toccati i 33 gradi e una gran bella – si fa per dire – umidità…).
Stamattina, aprendo le imposte, mi chiedevo che cielo avrei trovato. La prima visione è stata confortante. Ma la speranza del primo momento è stata piano piano delusa dal divenire del mattino…
Migliorerà.
P.S. Comunque, dovendo lavorare, il tempo cupo non spiace…