“Posso dirti una cosa? – disse poi in un tono estremamente calmo. – Come sai anche tu, questo è un mondo violento che odora di sangue. Se non si è più che forti non si sopravvive. Allo stesso tempo è molto importante stare in silenzio con le orecchie tese per non lasciarsi sfuggire il minimo rumore. Le buone notizie di solito vengono riferite a bassa voce. Ricordatelo, per favore”.
La donna che una volta si era chiamata Creta a Okada Toru, in L’uccello che girava le Viti del Mondo, Einaudi, 2007-1997, pagina 462
