Una sana diffidenza

C’è qualcuno che si ritiene molto furbo. Lo si capisce da come guarda la gente. Ma forse non lo è. E non è nemmeno troppo intelligente, come la gallina di cochi-e-renatiana memoria.

Certo che se è uno è molto bello, può anche permettersi di non essere molto furbo e nemmeno intelligente. E se per di più ha avuto un’infanzia difficile, è facile che gli si perdoni ogni malefatta. Se poi ti guarda  con quegli occhioni color nocciola e ti salta al petto con gli zamponi, è oggettivamente difficile resistergli. Lui in qualche modo lo sa e se ne approfitta.

Ho sempre avuto una sana diffidenza per quelli molto belli, anche se è difficile non sentirne il fascino. Con Ragù ho la controprova di quanto quella diffidenza sia un preconcetto fondato.

Ragù, zerbino o zerbinotto?

2 pensieri su “Una sana diffidenza

    • M’ha cambiato (un po’ in peggio) la vita. È irrefrenabile. Adesso, ogni volta che usciamo di casa bisogna fare attenzione a che lui non esca e se ne vada a fare danni tra i polli e le pecore dei vicini. E poi è subdolo: sta lassù, vicino a casa, apparentemente disinteressato finché apri il cancello. Poi parte a trecento all’ora e se scendi dalla macchina per fermarlo ti scarta con una finta che neanche Messi, e poi sono dolori per farlo rientrare. E tutto questo succede quando magari hai fretta che sei in ritardo… E poi costringe il povero Fausto a umiliare la sua indole regale…

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