Questo post ha un titolo da bestseller ma racconta solo una frustrazione. Stamattina, per l’ennesima volta, non sono riuscito a riprendere l’airone cinerino che dimora nella valle mentre prende il volo. Tante volte non ce l’ho fatta perché non ero pronto, perché l’iphone era pronto per fotografare e non per filmare, perché il maledetto/benedetto uccellone si levava di tra le fronde del fiume e quindi lo si intuiva, lo si sentiva ma non lo si vedeva punto. Stamattina, nonostante si sia levato davanti a me in un punto in cui il fiume scorre in basso e la visuale è splendida, non l’ho filmato perché l’iphone era scarico e quindi l’avevo lasciato a casa. E poco più tardi la scena s’è ripetuta più giù lungo il fiume, anche se questa seconda volta non ce l’avrei fatta comunque perché c’erano le famose fronde…
Ho il sospetto che di aironi ce ne sia più d’uno. Almeno due, perché quello che ho visto l’altro ieri era più piccolo, poco più di un airino, se mi si passa la battuta. In quel tratto del Farfa dimora anche, almeno di questi tempi, una cicogna, che ha un volo molto più lento e faticoso. (Quando c’era la neve, pescavano entrambi nel canale e li si vedeva alzare in volo anche da casa.) Ma non sono riuscito a filmare neppure lei. Prima o poi ce la farò. Quel giorno upgraderò il sito a Pro, in modo da chiamarlo solo enricogalantini punto qualcosa (com o it che sia) e posterò il filmato dell’airone che s’alza in volo. Promesso.
