Se Lost fosse stato ambientato in Sabina (o quantomeno in Italia) la scena finale avrebbe potuto essere girata, invece che in uno spazio moderno, in una chiesa antica, magari risalente al tredicesimo secolo come questa, da cui uscire tutti per andare avanti, per andare nella luce.
PS Abbiamo iniziato a rivedere Lost (in inglese con i sottotitoli sempre in inglese – un ottimo esercizio) e in effetti, sapendo già a grandi linee come evolve e come andrà a finire, è quasi meglio. Ché i singoli colpi di scena non te li puoi ricordare tutti – e quindi l’effetto suspence resta quasi intatto. E insieme ti puoi godere la bravura degli sceneggiatori nel mettere in piedi un’architettura mai vista prima, dei registi nell’intrecciare i fili di tante vicende, degli attori nel costruire personaggi/persone che a poco a poco ri-conosci e alle quali è giocoforza ri-affezionarsi.
PS Per chi fosse interessato, la chiesa è quella di San Paolo in Poggio Mirteto.
non ho visto lost…finisco in treatment e mi ci infilo subito
Buon viaggio. E attenta a non perderti. Don’t get Lost…