Mettendo ordine tra vecchie foto (digitali), ho trovato questa di due natali fa. Per l’esattezza della mattina della vigilia (i vantaggi delle foto digitali: niente elucubrazioni sul dove e quando; basta un semplice “mela+i”…).
Mi piace e la pubblico. C’è una tensione trattenuta che mi garba proprio. Lo zoom appiattisce e sovrappone i piani. Il cielo nero preannuncia tempesta, contraddetto ma insieme esaltato dalla luce vivida del sole. La divisione in fasce orizzontali dà ordine ma la prima fascia, quella dell’olivo, invade seconda e terza, e muove il tutto. Il colore è assente (anche se la foto non è in bianco e nero). Il tutto, ovviamente, letto a posteriori e assolutamente non voluto al momento dello scatto. Che sia questo il suo bello?