Colti, cotti e mangiati

Le prime venti piante ce le regalò quasi dieci anni fa un grande “carciofaro” dei Castelli (era il fornitore di verdure di Antonello Colonna e Daniela lo aveva conosciuto mentre lavorava al recupero dell’Orto monastico di S. Croce in Gerusalemme). Da quelle prime venti piante ne sono nate negli anni  decine e decine: oggi saranno, tra orto, vialetto d’ingresso e dintorni, almeno un centinaio (e più o meno altrettante ne abbiamo regalate anno dopo anno agli amici).

In questi giorni hanno cominciato (un po’ in ritardo) a produrre e oggi ne ho mangiato la prima padellata. Chi non l’ha provato non sa come sono i carciofi colti, cotti e mangiati. Io lo so.

In campo

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Nel tegame

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