Quello che vedete qui sopra, che imbraccia una Epiphone diavoletto forse ancora troppo grande (ma per poco ormai) è Matteo M. nella sua prima (credo) esibizione dal vivo alla Locanda Blues di Roma, assieme al Bermuda Acoustic trio.

La foto me l’ha mandata suo padre, il mio fratello di musica (e non solo) Sergio, il cui testone orgoglioso è in primo piano. Per chi fosse interessato, c’è anche un video su Youtube che immortala il momento. Avendo visto Matteo nella nursery del Fatebenefratelli, inconfondibile nei suoi oltre 4 chili rispetto ai ragnetti che dividevano con lui la stanza, devo dire che un poco mi sono commosso anch’io.

Chissà se è l’inizio di una carriera luminosa. Di sicuro può essere il primo dei tanti momenti di felicità che la musica può dare. Lo sa Sergio, che la musica la vive da quarant’anni dai  microfoni della radio, coinvolgendo migliaia e migliaia di persone nei suoi sentieri musicali. Lo sanno quelli del Bermuda Acoustic Trio, compagni di Sergio in una delle sue avventure più belle, quella turnè nei teatri a mettere in onda i dischi degli ascoltatori che resta un unicum nella radiofonia italiana (se non mondiale).

il Bermuda Acoustic Trio

Ho avuto il piacere di ascoltarli due estati fa in un agriturismo sotto il Soratte, dopo aver cenato e chiacchierato assieme davanti a qualche bel bicchiere di rosso. Sono dei musicisti veri, capaci di uno show dal vivo coinvolgente, divertente, emozionante. Virtuosi ma non solo, con una grande comunicativa e una grande capacità di coinvolgere il pubblico. Se capitano dalle vostre parti, non perdeteli. Magari ci trovate anche Matteo…